Gli americani li chiamano favors (e gli inglesi favours): hanno la triplice funzione di bomboniera, segnaposto e ricordino per tutti gli ospiti. Sono oggetti di poco conto, perché l’aspetto più importante dei favors è la confezione: scatoline, carte e nastri devono essere in tinta, con i nomi o le cifre degli sposi ed eventualmente la data. Con confetti oppure no a seconda dell’oggetto scelto, i ricordini vanno piazzati davanti al piatto di ogni ospite, oppure tutti insieme all’ingresso del salone, creando in ogni caso scenografiche macchie di colore.
Vi interessa qualche idea?
Dal trendissimo ventaglio al superclassico cucchiaino con manico intarsiato a cuore, dalle candele al microshampo, dal biscotto glassato al cioccolatino siglato, dalle bustine di semi alle scatole di tè, dalle marmellate fatte in casa alle spezie firmate da superchef. L’importante è che siano piccoli souvenir della cerimonia che ogni ospite porterà via con sé.

La rivoluzione è dolce, ma drastica: niente taglio della tre-piani superglassata ma PICCOLE torte per tutti.
I pasticcini composti su srati di due o più piani arrivano in tavola proprio come la torta nuziale, che spesso riproducono in miniatura. Gli sposi inizieranno a distribuire a parenti e amici stretti le wedding cupcakes, così si chiamano le microtorte in America dove si usano moltissimo sia per moda sia per risparmiare un po’ sul servizio: infatti ogni ospite si servirà poi da sé. E chi lo desidera può portarsi il dolcetto a casa, sposi compresi.